
Addominoplastica
L’addominoplastica è un procedimento chirurgico che consiste nella rimozione della cute e del tessuto adiposo dalla porzione inferiore dell’addome, correggendo contemporaneamente la flaccidezza dei muscoli addominali.
Un addome flaccido e pendulo è spesso conseguenza di dimagrimenti importanti ed è comune nelle donne che hanno avuto diverse gravidanze.
L’addominoplastica permette di ottenere un addome più piano e un giro vita più stretto.
La chirurgia si realizza in sala operatoria, in anestesia generale; l’incisione cutanea è fatta in regione sovra pubica, da un fianco all’altro, e intorno all’ombelico. La pelle che si trova inferiormente all’ombelico è asportata, mentre la pelle della porzione superiore dell’addome viene stirata verso il basso.
Se necessario i muscoli addominali vengono riavvicinati e si rinforza la fascia dell’addome. L’ombelico è suturato in una nuova posizione.
Solitamente alla fine dell’intervento vengono messi dei tubi di drenaggio che permettono di aspirare piccoli sanguinamenti nelle prime 24 ore dopo l’intervento, e che saranno rimossi dopo 1-2 giorni.
Nelle settimane che seguono la chirurgia, il paziente dovrà indossare un body elastico di supporto. I punti saranno tolti dopo una settimana.
Le cicatrici intorno all’ombelico e nella regione sovra pubica dopo qualche mese si schiariranno diventando meno visibili.
Nei casi di accumulo di grasso limitato alla regione sovra pubica è possibile realizzare un procedimento meno complesso, chiamato mini-addominoplastica, che consiste nella rimozione di una porzione di pelle dalle regione inferiore dell’addome.
Nei casi in cui l’eccesso di grasso è moderato e la pelle presenta caratteristiche di elasticità adeguate, è possibile correggere l’inestetismo addominale con la sola liposuzione.
Sia la miniaddominoplatica che la liposuzione addominale possono essere realizzate con anestesia locale e sedazione.
Come tutte le chirurgie anche l’addominoplastica presenta delle possibili complicanze: le infezioni delle ferite sono rare e sono trattate con antibiotici; gli episodi trombo-embolici vengono prevenuti riprendendo a camminare il più rapidamente possibile e, quando indicato, con trattamenti medici appropriati.
Il fumo può incidere negativamente sulla cicatrizzazione delle ferite, potendo causare ritardi di guarigione e influendo sul risultato estetico finale della cicatrice, per cui i fumatori dovrebbero astenersi dal fumare per 1 settimana prima dell’intervento e per le 2 settimane successive. In ogni caso comunque una cicatrice che è molto visibile potrà essere corretta in seguito con anestesia locale.